sabato 31 ottobre 2015

COME LEGGERE L'ETICHETTA DELL'ACQUA

Orientarsi nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio non è certo una passeggiata, non solo per la questione estetica o per la propensione o meno verso le bollicine, ma perché il consumo di un'acqua minerale piuttosto che un'altra può contribuire a mantenere la salute nelle varie fasi del ciclo di vita.
A tal proposito, le etichette poste sui contenitori rappresentano un valido aiuto nella scelta dell'acqua minerale più idonea alle proprie esigenze. L'etichetta identifica infatti, in modo univoco, tutti gli elementi e le caratteristiche di un acqua minerale. 
Non è sempre facile, però, interpretare correttamente le informazioni fornite da questa sorta di "mini banca dati".


Sono infatti 48 i parametri sottoposti ad analisi periodiche e molti di questi vengono riportati sulla confezione. 


Il residuo fisso

Questo dato, riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "residuo fisso a 180°C" , ci dà una stima del loro contenuto in sali minerali.
Più questo valore è elevato e più sali sono disciolti in un litro. Tale dato si ottiene portando l'acqua ad una temperatura di 180°C; ciò che rimane dopo la completa evaporazione, e cioè la parte solida dell'acqua, rappresenta il residuo fisso.
Questo valore si esprime in mg/L e permette di classificare le acque minerali in quattro categorie:
minimamente mineralizzata (residuo fisso non superiore a 50 mg/ L): è un'acqua leggera al palato, dal sapore delicato. La carenza di sali minerali e in particolar modo di sodio, stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per chi soffre di ipertensione e nell'alimentazione dei neonati. E' utile per prevenire la calcolosi renale e rappresenta circa il 9% delle acque minerali italiane in commercio.
oligominerale o leggermente mineralizzata (residuo fisso inferiore a 500 mg/ L): favorisce la diuresi, contiene poco sodio e può quindi essere indicata nei casi di ipertensione. La pubblicità ne esalta le caratteristiche, sottolineando le sue proprietà diuretiche ed il suo basso contenuto in sodio. E' utile per prevenire la calcolosi renale.
mediominerale (anche se per legge non è prevista dizione per questa categoria): (residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/ L): il discreto contenuto in sali minerali la rende utile nell'alimentazione degli sportivi, specie nel periodo estivo in cui occorre reintegrare i liquidi ed i minerali persi con la sudorazione
ricca di sali minerali: (residuo fisso superiore a 1.000 mg/L): è un'acqua terapeutica, molto ricca di sali. Si acquista in farmacia, ma alcune si trovano anche nei supermercati. Per evitare sintomi da sovradosaggio è bene acquistarla solo sotto consiglio medio. Ha un effetto diuretico inferiore, e può favorire la comparsa di calcoli renali.

TIPO DI ACQUA MINERALE

RESIDUO FISSO

Acque mimimamente mineralizzate
< 50 mg/L
Acque oligominerali
>50 < 500 mg/L
Acque mediominerali
> 500 < 1000 mg/L
Acqua ricche di Sali minerali
> 1000 mg/L

Perchè il contenuto in sali minerali è così importante?

I sali minerali sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo ma se presenti in eccesso possono causare problemi più o meno gravi. Essi intervengono nella regolazione di numerosi processi corporei come l'equilibrio idrosalino e lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti.
I principali minerali presenti nel nostro corpo sono: sodio, potassio, magnesio e calcio. Ognuno di questi elementi, se assunto in dosi insufficienti o eccessive, può essere nocivo.
Alcune acque sono particolarmente ricche di minerali. In questi casi, nell'etichetta, può essere specificata una particolare dicitura per sottolineare le sue caratteristiche:
contenente bicarbonato HCO3 (il tenore di bicarbonato è superiore a 600 mg/L): è indicata nell'ipersecrezione gastrica (acidità di stomaco) e nelle patologie renali. Il bicarbonato la rende particolarmente utile per chi pratica sport, in quanto questa sostanza è in grado di tamponare l'acido lattico (vedi: Bicarbonato e Sport).
  • acqua solfata (il tenore dei solfati è superiore a 200 mg/L): è lievemente lassativa, quindi indicata in caso d'insufficienze digestive, colite spastica e sindrome del colon irritabile. Sconsigliabili durante la crescita e nel periodo postmenopausale, perché possono interferire con l'assorbimento del calcio aumentandone l'escrezione.
  • acqua clorurata (il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/L): ha azione equilibratrice dell'intestino, delle vie biliari e del fegato. Ha inoltre azione lassativa e purgativa tipica delle acque salse o salso solfate.
  • acqua calcica Ca++ (il tenore di calcio è superiore a 150 mg/L): agisce a livello dello stomaco e del fegato. E' indicata nella crescita, in gravidanza, in menopausa e nella prevenzione dell'osteoporosi e dell'ipertensione. Le acque minerali calciche sono indicate anche per chi è intollerante al latte e, nonostante i luoghi comuni, non aumentano l'incidenza di calcoli renali.
  • acqua magnesiaca Mg++ (se il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/L): svolge prevalentemente un'azione purgativa, ma trova indicazioni anche nella prevenzione dell'arteriosclerosi, poiché favorisce la dilatazione delle arterie. Può essere utile anche nell'alimentazione degli sportivi per prevenire i crampi.
  • acqua fluorata o "contenente fluoro" (il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/L): utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie dentale. È indicata in fase di crescita o per chi è affetto da osteoporosi, ma l'assunzione non dovrebbe avvenire per periodi prolungati (un eccesso di fluoro può risultare nocivo per la salute dei denti e delle ossa).
  • acqua ferruginosa o "contenente ferro" (il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/L): indicata nelle anemie da carenza di ferro. Utile anche per vegetariani e per i soggetti con un fabbisogno elevato di ferro: lattanti, adolescenti, sportivi e donne in gravidanza.
Composizione salina delle acque minerali
Acqua minerale bicarbonata - Tenore di bicarbonato:
> 600 mg/L
Acqua minerale calcica - Tenore di calcio:
> 150 mg/L
Acqua minerale clorurata - Tenore di cloro:
> 200 mg/L
Acqua minerale ferruginosa - Tenore di ferro:
> 1 mg/L
Acqua minerale fluorata - Tenore di fluoro:
> 1 mg/L
Acqua minerale magnesica - Tenore di magnesio:
> 50 mg/L
Acqua minerale sodica - Tenore di sodio:
> 200 mg/L
Acqua minerale solfata - Tenore di solfati
> 200 mg/L
Acqua povera di sodio  - Tenore di sodio
< 20 mg/L
  • acqua acidula (il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/L): facilita la digestione. L'anidride carbonica presente nelle acque gassate aumenta l'acidità dell'acqua. Da sottolineare, però, che le nostre diete sono già sufficientemente ricche di sostanze acide e non è normalmente necessaria alcuna integrazione.
  • acqua sodica (il tenore di sodio è superiore a 200 mg/L): influenza positivamente l'eccitabilità neuro-muscolare ed è pertanto indicata per gli sportivi, soprattutto durante i mesi estivi quando si perdono notevoli quantità di liquidi con la sudorazione (ricordiamo che un calo eccessivo dei valori di sodio nel sangue ha causato la morte di alcuni sportivi). Le acque minerali sodiche sono controindicate per chi soffre di ipertensione.
  • acqua a basso contenuto di sodio (il tenore di sodio è inferiore a 20 mg/L): indicata per le diete povere di sodio e per combattere ipertensione e ritenzione idrica.

CATEGORIA

ACQUA MINERALE

Gravidanza
Acque oligominerali a contenuto di nitrati particolarmente basso o addirittura nullo (non superiore a 10 mg/l per il noto rischio di provocare metaemoglobinemia fetale). Per aumentare l'apporto di sali minerali, considerato l'aumentato fabbisogno della gestante, si consiglia di alternare acque oligominerali ad acque mediominerali, preferendo quelle calciche
Allattamento
I consigli sono simili a quelli dispensati per la gravidanza, con l'accortezza di bere maggiori quantità di acqua per favorire il ripristino della quota di liquidi persa con l'allattamento. Può essere utile l'assunzione di acqua ferrosa alternata ad acqua calcica ed acqua oligominerale (il ferro è l'unico elemento nutritivo carente nel latte materno, comunque compensato dalle scorte che il neonato ha già accumulato al momento della nascita).
Diluizione del latte in polvere per neonati
Acque minimamente mineralizzate, praticamente prive di sali minerali per non alterare la formula nutritiva, attentamente calibrata, dell'alimento. Ancora una volta, si consiglia attenzione nella quantità di nitrati nell'acqua minerale, che dev'essere nulla o estremamente bassa
Dimagrimento
Oligominerale, per depurare l'organismo favorendo l'eliminazione di tossine
Calcolosi renale
Oligominerale o minimamente mineralizzata, per stimolare la diuresi e prevenire la formazione di calcoli o facilitarne l'eliminazione (colpo d'acqua)
Gotta ed iperuricemia
Oligominerale o minimamente mineralizzata a basso contenuto di sodio (2/3 litri al giorno) → emodiluizione dell'acido urico → stimolo sulla diuresi → aumentata escrezione urinaria di acido urico
Sport
Mediominerale, con un buon patrimonio di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato. Assumere acque oligominerali per poi andare ad integrare gli stessi oligoelementi con integratori idrosalini è come comprare un vestito senza tasche per poi farsele aggiungere da un sarto: si buttano via soldi!
Ipertensione
Oligominerale a basso contenuto di sodio, associata ad una dieta altrettanto povera di sodio, utile negli stadi iniziali e come prevenzione nei soggetti predisposti
Osteoporosi
Acqua mineralizzata ricca di "calcio biodisponibile" (controllare la presenza di questa dicitura nell'etichetta)
Acidità gastrica
Acqua minerale di tipo bicarbonato calcico
Anemia
Acqua minerale di tipo ferrugginoso
Carie
Acqua minerale fluorata
Ipercolesteloremia
Acque salso-solfate (aumentano l'escrezione degli acidi biliari con le feci)
Stipsi
Acqua solfata

E' importante sottolineare che le virtù terapeutiche delle acque minerali sono molto blande e valide solo per particolari categorie.
Queste proprietà non devono in alcun modo indurre il consumatore a pensare di guarire o prevenire alcune patologie importanti SEMPLICEMENTE bevendo ogni giorno uno o due litri di "acqua magica". Casomai l'acqua può diventare un valido supporto se abbinata ad un'alimentazione corretta e ad abitudini di vita sane.
E' una regola di comportamento saggia, consultare il parere di un medico prima di acquistare un'acqua con caratteristiche particolari.

Il Ph

Questo dato, riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "pH alla temperatura dell'acqua di sorgente", ci dà una stima della loro acidità.
Il pH è una scala che va da 0 (massima acidità) a 14 (massima basicità); il punto intermedio, 7, definisce la condizione di neutralità ed è dato dall'acqua distillata ad una temperatura di 25°C.
Il pH delle acque minerali naturali è generalmente compreso tra 6,5 e 8,0.
Maggiore è il contenuto in anidride carbonica e solfati e minore sarà il pH (maggiore acidità).


Conducibilità elettrica

Questo dato è riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "conducibilità elettrica specifica a 20°C".
Tale valore aumenta all'aumentare delle sostanze minerali disciolte. Pertanto, maggiore sarà la conducibilità elettrica e maggiore sarà il contenuto minerale.
E' facile verificare la proporzionalità tra residuo fisso e conducibilità poiché entrambi i dati dipendono dal contenuto minerale.
La maggior parte delle acque minerali commercializzate presenta conducibilità elettrica compresa fra 100 e 700 µS/cm.

Durezza

La durezza di un'acqua minerale si esprime in gradi francesi (°F) e ci dà una stima della presenza di calcio e magnesio. Più questo valore è alto e più l'acqua è considerata calcarea. Essa si forma infatti da sottosuoli calcarei e marnosi.
Non esiste un valore limite per la durezza delle acque minerali.

Nitrati

il contenuto in nitrati è un parametro molto importante da considerare, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione di neonati e bambini.
I nitrati sono sostanze presenti normalmente in concentrazioni minime e non pericolose.
Tuttavia il massiccio impiego di fertilizzanti in agricoltura, può causare la penetrazione nel terreno di questi ed altri composti azotati, con conseguente inquinamento delle falde acquifere.
Se assunti in eccesso i nitrati possono seriamente ostacolare il trasporto di ossigeno nel sangue, con conseguenze pericolose soprattutto per i neonati.
Per questo motivo nelle acque minerali sono previsti due differenti limiti di dosaggio:
  • 45 mg/L nelle ordinarie acque minerali
  • 10 mg/L in quelle destinate all'infanzia.
In ogni caso per i bambini, si raccomanda di non superare il valore di 25 mg di nitrati per litro.
I nitrati hanno inoltre la possibilità di combinarsi con le proteine formando nitrosamine, sostanze ritenute cancerogene per il nostro organismo.




Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ETICHETTA-ACQUA-MINERALE.htm

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ETICHETTA-ACQUA-MINERALE.htm

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ETICHETTA-ACQUA-MINERALE.htm

venerdì 23 ottobre 2015

MARCHESE DE SADE

Il conte Donatien-Alphonse-François de Sade è stato uno scrittore, filosofo,poeta drammaturgo,
saggista,aristocratico,criminale e politico rivoluzionario francese.
Autore di tutta una serie di classici della letteratura erotica, ma anche di drammi teatrali, testi vari e saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione,la sua opera ed il suo pensiero lo hanno fatto considerare un esponente dell'ala estremista del libertinismo, nonché dell'illuminismo più radicale e materialista.
Il suo nome è all'origine del termine sadismo, atteggiamento che emerge dai suoi romanzi, incentrati sulla descrizione di comportamenti sessuali trasgressivi e perversi, quelli che saranno chiamati sadomasochismo, oltre che su scene di esplicita violenza e sui temi filosofici della ricerca del piacere, consistente nel soddisfare gli istinti naturali (in Sade spesso derivanti dall'esercitare la crudeltà a fini sessuali), dell'ateismo e del rifiuto verso ogni forma di autorità costituita.
Durante la sua vita Sade venne accusato (con l'assenso della sua famiglia) di vari reati, come pratiche di violenza sessuale, sodomia, tentativi di avvelenamento e condotta immorale (legati alle vicende dette "affare di Arcueil" o caso di Rose Keller, e "affare di Marsiglia"), ma venne riconosciuto colpevole solo di "libertinaggio" (cioè condotta sessuale illegale) e produzione di Materiale pornografico. Fu perseguito prima dal regime monarchico, poi, in quanto nobile, dalla Rivoluzione Francese (a cui aveva aderito) e infine anche dal governo napoleonico.
Passò molti anni della sua vita, a causa di una lettre de cachet e di varie disposizioni successive, prima in carcere - tra cui alla Bastiglia per qualche anno - ed infine all'"albergo dei pazzi", dove scrisse molte delle sue opere più celebri. Per molto tempo ritenuto un autore immorale o di scarso valore, e quindi dimenticato, è stato rivalutato e riscoperto solo nel XX secolo a opera del surrealismo, della psicoanalisi e dell'esistenzialismo.

CICISBEO

Cicisbeo, o cavalier servente, era il gentiluomo che nel Settecento accompagnava una nobildonna sposata in occasioni mondane, feste, ricevimenti, teatri e l'assisteva nelle incombenze personali: toletta, corrispondenza, compere, visite, giochi. Passava con lei gran parte della giornata e doveva elogiarla, sedersi accanto a lei nei pranzi e nelle cene, nelle passeggiate o nei giri in carrozza. La signora veniva definita cicisbea del cavaliere.
L’etimologia della parola sembra essere connessa in modo parzialmente onomatopeico al bearsi nella conversazione, al cicaleccio, cinguettio, chiacchiericcio che costituivano la principale delizia dei cicisbei.
L'usanza, che fu praticata in maniera pressoché esclusiva in alcune città italiane, connotò profondamente l’intero secolo, fu di grande spessore, ampia diffusione e notevole influenza sul costume. All’inizio svolse una precisa funzione di socializzazione, anche se sembra fosse nata al solo scopo di proteggere la dama in assenza del marito. Con l’affermarsi della conversazione salottiera e il precisarsi, in questi ambiti, del ruolo femminile, il cicisbeo costituiva un elemento accessorio ma indispensabile per garantire alla donna libertà e sicurezza di movimento ma anche prestigio sociale: era infatti scandaloso per una nobildonna non avere il proprio cicisbeo, e addirittura nei contratti matrimoniali veniva spesso specificato che la moglie di un nobile avesse diritto al proprio cavalier servente, che di fatto la maggior parte delle volte era anche il suo amante.
Infatti il cavalier servente ricopriva un ruolo più che ufficiale: era noto il suo rapporto di "servizio" con la dama, era in buoni rapporti col marito e con la famiglia, era insomma un appoggio che serviva a garantire rispettabilità alla signora oltre che contribuire allo sviluppo della rete di conoscenze e relazioni che la nobiltà utilizzava per affermare e sviluppare il suo potere. L’uso fu infatti ristretto alla sola classe nobiliare e, in rari casi, a quella alto borghese. In quest'ultimo caso era assai frequente che il cavalier servente venisse preso a servizio soltanto la domenica.
Una delle ragioni alla base di questa istituzione era l’uso dei matrimoni combinati, per interesse, tra nobili, il che costituiva una regola fissa. Quindi il fatto che i rapporti tra i coniugi fossero, nella stragrande maggioranza dei casi, e nella migliore delle ipotesi, cordiali e affettuosi ma non certo dominati dalle passioni, era scontato. Infatti è naturale domandarsi se il rapporto tra la dama e il cavalier servente, che era di stretta contiguità, non provocasse la gelosia del coniuge ma ciò avrebbe reso soltanto ridicolo, agli occhi della società, il marito geloso che sarebbe stato giudicato persona scortese e di ristrette vedute.
Eliminato quindi il problema della gelosia il cavaliere poteva svolgere la sua opera con la massima libertà, avere accesso alle stanze della signora, provvedere ai suoi bisogni, accompagnarla dovunque. Ovviamente per la dama era fondamentale che il cicisbeo avesse delle qualità apprezzabili nella vita di società, cioè avvenenza, educazione, spirito, abilità nella conversazione, cultura. Spesso era un uomo più maturo della dama in modo da offrirle l’ulteriore protezione di un carisma affinato dagli anni.
L’insieme degli usi connessi con il rapporto tra il cicisbeo, la dama e la scena sociale circostante sono restituiti in contesti letterari innumerevoli, al punto che diviene difficile farne un’esemplificazione. Soccorrono a questo riguardo le autobiografie, gli epistolari e le opere di autori illustri ma anche di appartenenti al ceto nobiliare meno noti. Se si osserva la scena storica da questa angolazione emergono inaspettatamente personaggi famosi che non si sarebbe mai pensato di trovare nelle vesti di corteggiatori o fatui damerini.
Così nelle memorie dell’Alfieri si fanno numerosi riferimenti al “servizio” prestato per ben due anni alla marchesa Gabriella Falletti. Nell’epistolario dei fratelli Pietro e Alessandro Verri i riferimenti a situazioni analoghe sono frequentissimi. Il loro fratello minore, Giovanni Verri
Giovanni Verri

 fu il cicisbeo di Giulia Beccaria,
Giulia Beccaria
donde la diceria che fosse il padre naturale di Alessandro Manzoni.

 Non sono da meno Cesare Beccaria
Cesare Beccaria
 stesso e altri personaggi di primissimo piano della cultura italiana. Infatti il fenomeno sembra essere stato ristretto all’Italia e sembra aver anche destato le curiosità di illustri viaggiatori.

Anche in questo caso ampie notizie sull’argomento, trovato di volta in volta interessante, ameno o riprovevole, sono state scritte in seguito al rituale “viaggio in Italia” compiuto da celebri personaggi stranieri. Qui si può spaziare dalle memorie di de Brosses a quelle di de Lalande passando per Sharp paladino indiscusso dell’anticicisbeismo. Altro viaggiatore che non manca di fare una puntuale osservazione sulla questione è il marchese De Sade e la unanime attenzione verso questa usanza spiega quale rilevanza potesse avere nella società del tempo. È da notare che gli stranieri in visita in Italia, vi si adattavano con facilità e curiosità, lasciandone frequenti tracce in lettere e memorie.
Un'altra cospicua fonte è il teatro, soprattutto quello goldoniano attento com'era all'elemento di costume che si ritraeva dalle trame narrate. Spesso nelle commedie dell’autore veneziano sono messi in rilievo gli aspetti più comici delle situazioni, ma ciò permette di arricchire con ulteriori elementi la conoscenza del fenomeno che era obiettivo degli strali dei moralisti o di quelli, soprattutto stranieri, che trovavano l’usanza quanto meno sconcertante. Molti di costoro arrivavano a mettere in dubbio le paternità in quanto la frequentazione avrebbe potuto spingersi a intimità che andavano ben oltre il lecito.
Alcuni sostenevano che tra il matrimonio e la prima gravidanza trascorresse un periodo di moratoria in cui la dama era tenuta accuratamente lontana dalle occasioni sociali, in modo da garantire la legittimità della primogenitura. Infatti il primo figlio ereditava nome, titolo e sostanze. Questa opinione non pare fondata, tranne casi eccezionali. Sostanzialmente non sembra che l’istituto fosse sempre sinonimo di adulterio in quanto, nella maggior parte dei casi, esso riguardava, almeno così sembra dedursi dall’esame delle fonti, la sola sfera sociale.
Forse la cosa più difficile per noi, così lontani da quel periodo storico, è l’immedesimazione o la decifrazione del sentire settecentesco. Ciò perché tra la nostra valutazione e quei tempi si è frapposto il romanticismo ottocentesco, dal quale siamo ancora notevolmente influenzati. Infatti non a caso il cicisbeismo è tramontato, quasi di colpo, alla fine del settecento.
L'ottocentesca celebrazione romantica delle passioni che tutto travolgono e il sorgere di una nuova percezione dell’amore coniugale, non più giudicato socialmente sconveniente ma anzi fonte di gioia e decoro, spazzano via la gaia e colorata socievolezza dei protagonisti dell’Ancien régime. Il riscoperto rapporto coniugale non può tollerare la presenza di un antagonista, per di più ufficializzato.
Un ulteriore elemento che contribuisce a far scomparire il cicisbeismo è la Rivoluzione francese e il conseguente affermarsi della morale repubblicana, austera e iconoclasta nei confronti delle usanze della classe nobiliare sconfitta. La tendenza fu poi confermata dal regime napoleonico e nemmeno la Restaurazione riuscì a mutare le cose, in quanto si era ormai costituita una classe borghese che cominciava a occupare posti preminenti nella società.
Il colpo finale giunse però dai moti patriottici del Risorgimento che cambiarono definitivamente il quadro di riferimento, fondando nuovi valori, talvolta intrisi di retorica, celebrativi dell'impegno civile e del sacrificio.