giovedì 4 febbraio 2016

SEGNO ZODIACALE DEL CAPRICORNO

CARATTERISTICHE DEL SEGNO CAPRICORNO

Saturno è il pianeta dominante, l’elemento è la terra e la qualità e cardinale.
Il Sole si trova in Capricorno approssimativamente fra il 22 Dicembre e il 20 Gennaio.
Colore da portare:
 il nero, appartiene a Saturno ed è l’invisibile, la notte.
Pietra Portafortuna: l’onice
Metallo: il piombo.
Giorno favorevole: il Sabato.
Persone famose: Michael Schumacher, Jim Carrey, Giovanna d’Arco…



Caratteristiche analiticheI nati sotto il segno del Capricorno sono notoriamente dei grandi diplomatici. Sanno essere responsabili, ma anche materialistici e spesso pessimistici. Tendono ad essere un po’ snob, desiderosi di raggiungere il vertice sociale e grazie alla loro infinita pazienza, sanno anche come coltivare le persone giuste che li aiutino a realizzare i loro scopi. Durante la gioventù hanno al tendenza a sciupare tempo e denaro, ma una volta adulti per loro la sicurezza ed un conto in banca diventano immensamente importanti. Non hanno mai fretta, non sono impulsivi e credono nella buona educazione, che li aiuta a raggiungere una posizione di potere.
Un Capricorno desidera sempre credere in un potere più alto, perché una volta raggiunto un traguardo, se non c’è altra meta cui rivolgersi ha bisogno d’introspezione. I nativi possono essere suscettibili ai reumatismi e alle artriti. La costituzione fisica di solito si irrobustisce quando invecchiano. Il Capricorno è un segno che fa tendere al celibato perché troppo riservato ed egoista per una vita coniugale. Anche fuori del matrimonio sarà portato ad una vita di coppia volta al possesso, non sarà quindi in grado di dare tenerezza né calore. Tra la gente, tenderà ad esibire, come biglietto da visita, la sua ricchezza (vera o presunta) convinto che questo biglietto da visita lo possa aiutare di fronte alle persone più in vista di lui e che ambisce raggiungere. L’ambizione di raggiungere vette sociali è sempre in ogni caso presente in questo segno ed obbedisce a due forti imperativi: orgoglio e sete di potere.
La donna del Capricorno è simile all’uomo, ne esistono di due tipi: coloro che appaiono fredde di fronte all’amore pur avendo bisogno di molta dolcezza e, all’opposto, coloro che sanno essere profondamente sensuali e realmente disinibite, anche se queste ultime sono dei casi limite, vanno lo stesso citate. Esistono donne che tendono ad un comportamento calcolatore ed immorale: l’importante è che il partner sia danaroso e munifico mentre loro, come detto, difficilmente donano e non solo affettivamente. Queste non esiteranno a lasciare il partner qualora ne incontrino uno più ricco.
Capricorno in Amore
L’amore richiede fatica per i nati sotto questo segno, oltre a doveri e responsabilità, se non si vuole vederlo dissolto nel nulla a fronte delle prime difficoltà. Le promesse, per i nati sotto questo segno, non sono parole bensì pietre miliari, e una volta fatte, vanno rispettate ad ogni costo.
Per questo anche in amore sono molto cauti e vogliono essere sicuri del successo del loro rapporto e dell’impresa che hanno iniziato. In seguito, gettano le fondamenta della stima, del rispetto e dell’affetto, lasciandosi andare e scoprendo il lato più gradevole e leggero dell’amore.

Capricorno nell’Amicizia
Hanno spesso un vasto giro di amicizie e conoscenze che frequentano principalmente per avere prestigio e trarne qualche vantaggio, ma che tuttavia lasciano poche tracce dentro di loro. Nella scelta degli amici veri sono molto difficili, a causa di una diffidenza di base che ha bisogno di tempo per essere accantonata.
Inoltre non amano affatto gli spacconi e gli esibizionisti, ma se stimano davvero qualcuno, questo può diventare un amico speciale.

L’ Uomo Capricorno
L’uomo Capricorno raggiunge solitamente il successo e le soddisfazioni sentimentali più tardi degli altri segni. Hanno spesso un fascino più accentuato con l’avanzare degli anni, che conferisce loro maggiore autorevolezza.
La donna ideale per l’uomo Capricorno ha una forma del fisico con fianchi larghi e busto esile, indossa intimo di qualità ed è ben truccata.

Come conquistarlo
: in una stanza calda e accogliente con profumi di incensi esotici, con due bicchieri di vino d’annata.

Partner ideale
: Sagittario

La Donna Capricorno
Il loro rapporto migliora con il tempo e molte di loro, da giovani, non raggiungono la piena soddisfazione. Con l’esperienza diventano invece abili e sanno vivere con più soddisfazione.
L’uomo ideale per la donna Capricorno deve essere solare e brillante, capace di “tenerle un po’ sulla corda” ma pronto a concedersi al momento giusto.

Come conquistarla
: Siate fantasiosi! La noia è la peggior nemica per le donne Capricorno. Cercate di proporle sempre nuove esperienze…

Partner ideale
: Sagittario

mercoledì 6 gennaio 2016

CICLISTA PERICOLO IN STRADA

Gran parte di chi usa la bicicletta non conosce le norme della strada, o perchè non ha la patente o perchè, non essendo alla guida di un veicolo a motore, si credono esenti. Fatto sta che risultano un rischio per automobilisti e pedoni. Questi ultimi rischiano di essere investiti, mentre i primi possono trovarsi un improvviso ostacolo davanti. Infatti anche se ci sono piste ciclabili, questi per chissà quale motivo preferiscono guidare in mezzo al traffico, mentre segnali e precedenze per loro non esistono. Io regolamenterei il tutto nel seguente modo: 1) Patantino per i ciclisti, così da fargli conoscere le regole della strada e responsalizzarli. 2) Numero identificativo della bicicletta, tipo targa. 3) Assicurazione, visto che provocano anche loro sinistri. 4) La bicicletta deve avere segnalatore acustico, specchietto retrovisore e fanalini 5) Ci deve essere un minimo ed un limite di età (non è possibile vedere in mezzo alle auto bambini in bici di 10 anni così come anziani di 90) 7) Ovviamente chi è ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti non può mettersi alla guida Pena multa e sequestro del mezzo. Possono sembrare punti drastici, ma riflettendoci le biciclette sono un mezzo come un altro che utilizza strade pubbliche e regolamentarli è il minimo. Cosa ne pensate?

martedì 5 gennaio 2016

IL CARNEVALE

Il Carnevale


Caratterizzato da colori e schiamazzi, il carnevale è considerata la festa dell'allegria per eccellenza. Uomini di ogni ceto sociale si recano a balli in maschera e sfilate variopinte, cercando di liberare la fantasia e di catturare un po' di felicità. Lo scherzo "vale" ed il commercio che vi è connesso raggiunge il suo apice; vengono acquistati vestiti da indossare solo per qualche giorno, poi, come ogni anno, rimangono soltanto piazze e strade da ripulire. Oltrepassando pragmatiche e superficiali considerazioni, pro o contro il carnevale, occorre chiedersi da dove esso provenga e di quali concetti religiosi o valori morali sia portatore.

Le origini del carnevale

Certamente non è facile indagare sulle origini di una festa come il carnevale, le cui tracce storiche nessuno ha potuto o voluto realmente conservare. Non è possibile nemmeno fare luce sui diversi aspetti che ne caratterizzano i festeggiamenti, in quanto, nel corso dei secoli e in realtà geografiche diverse, il carnevale si è arricchito di sfumature sempre nuove.
L'etimologia del termine "carnevale" risale, con ogni probabilità, al latino carnem levare, espressione con cui nel Medioevo si indicava la prescrizione ecclesiastica di astenersi dal mangiare carne a partire dal primo giorno di Quaresima, vale a dire dal giorno successivo alla fine del carnevale, sino al "giovedì santo" prima della Pasqua. Il carnevale infatti, nel calendario liturgico cattolico-romano si colloca necessariamente tra l'Epifania (6 gennaio) e la Quaresima. Le prime testimonianze documentarie del carnevale risalgono ad epoca medievale (sin dall'VIII sec. ca.) e parlano di una festa caratterizzata da uno sregolato godimento di cibi, bevande e piaceri sensuali. Per tutto il periodo si sovvertiva l'ordine sociale vigente e si scambiavano i ruoli soliti, nascondendo la vecchia identità dietro delle maschere.

I festeggiamenti culminavano solitamente con il processo, la condanna, la lettura del testamento, la morte e il funerale di un fantoccio, che rappresentava allo stesso tempo sia il sovrano di un auspicato e mai pago mondo di "cuccagna", sia il capro espiatorio dei mali dell'anno passato. La fine violenta del fantoccio poneva termine al periodo degli sfrenati festeggiamenti e costituiva un augurio per il nuovo anno in corso. Nelle varie manifestazioni carnevalesche è possibile individuare un denominatore comune: la propiziazione e il rinnovamento della fecondità, in particolare della terra, attraverso l'esorcismo della morte. Il periodo carnevalesco coincide più o meno con l'inizio dell'anno agricolo, un chiaro indizio che permette di collegare direttamente il carnevale alle feste greche di impronta dionisiaca (le feste in onore di Dionisio, dio greco del vino, caratterizzate dal raggiungimento di uno stato di ebbrezza ed esaltazione entusiastica, che sfociavano in vere e proprie orge), e a quelle romane dei Saturnali (solenne festa religiosa, che si celebrava in onore del dio Saturno e durante la quale si tenevano cerimonie religiose di carattere sfrenato e orgiastico, che prevedevano tra l'altro la temporanea sospensione del rapporto servo-padrone). Lo stretto rapporto esistente tra queste feste e alcuni costumi del carnevale è evidente, anche se ignorato dai più. In tempi recenti gli storici hanno insistito maggiormente sull'origine agraria e sociale del carnevale. Esso è irrisione dell'ordine stabilito e capovolgimento autorizzato, limitato e controllato nel tempo e nello spazio dall'autorità costituita. In altre parole la festa del carnevale era vista dalle classi sociali più agiate come un'ottima valvola di sfogo concessa ai meno abbienti allo scopo di garantirsi il protrarsi dei propri privilegi. Non meno interessante è l'origine e la valenza demoniaca di alcune tra le maschere carnevalesche più famose e antiche, come quella nera sul volto di Arlecchino o quella bipartita (bianca e nera) di Pulcinella. Studi sul significato psicologico della volontà di indossare una maschera hanno mostrato che l'irresistibile attrazione esercitata dal carnevale sta proprio nella possibilità di smettere di essere se stessi per assumere le sembianze e il comportamento della maschera. Questa scelta, quando non è condizionata da fattori economici, rivela interessanti, e talvolta inaspettati, aspetti psicologici di una persona. Queste brevi note storiche, lungi dall'esaurire l'argomento, vogliono far riflettere il lettore sulla reale origine del carnevale e sull'impossibilità per ogni cristiano, separato dalle usanze del mondo e consacrato a Dio, di lasciarsi coinvolgere sia pure dal minore di questi aspetti.

Il Carnevale visto come manifestazione sociale
Il Carnevale è la celebrazione del travestimento: di quella promiscuità ribelle che sovverte l'ordine naturale e morale stabilito da Dio: "La donna non si vestirà da uomo, e l'uomo non si vestirà da donna poiché il Signore, il tuo Dio, detesta chiunque fa queste cose" (De.22:5). La condanna è estesa ad ogni licenza dalla propria identità spirituale e dalle responsabilità etiche (So.1:89).
Il Carnevale è il riconoscimento di quella ambiguità che, confondendo realtà e apparenza, verità e finzione, mira ad offuscare quella lucidità e giusta inibizione necessarie ad onorare Dio (Is.5:20,22; Ro.13:12-14). Per diversi credenti basta un disincantato: "non c'è nulla di male..." per rendere implicita l'approvazione di Dio in faccende che non Lo riguarderebbero. Il Carnevale è espressione di una allegrezza abbinata alla volgarità, in contrasto con la gioia cristiana (Ro.14:17, Ef.5:3,4), di una satira dissacratoria completamente in contrasto con la Parola di Dio, che non insegna lo scherno delle autorità, bensì a pregare per esse (I Ti.2:12). Il Carnevale è l'esaltazione sfrenata del godimento fine a sé stesso; tale festa costituisce, tuttavia, più che un'innocente divertimento, uno dei tanti "diversivi" che, con la scusa di fugare noia, tristezza e desideri repressi, allontana le coscienze dalla sana preoccupazione per la condizione dell'anima dinanzi al Giudizio divino (Is.30:9-11; Lu.16:19,25; I Pi.4:3,7).

Il Carnevale visto quale evento religioso

Il Carnevale ha perduto nel tempo certe punte di pura stregoneria, ma sotto il manto della baldoria "scaccia pensieri", la sostanza dell'esorcismo "scaccia spiriti" non è scomparsa; esso è comunque una ricorrenza pagana, con tutto il suo fardello di contraddizioni inconciliabili con lo spirito e l'opera di Cristo (II Co.6:14-16). Il "carnevale religioso" rivisita un rituale che disonora l'unica propiziazione riconosciuta da Dio (I Gv.2:12). La simbologia cattolica delle ceneri ripropone una prescrizione mosaica superata dall'efficacia purificatoria del sacrificio di Gesù Cristo (Eb.9:11-14). Il Carnevale insegna un falso riscatto spirituale, promuovendo il peccato volontario in prospettiva di un "pentimento programmato".

Conclusione
Come cristiani desiderosi di vivere secondo la volontà di Dio, non vogliamo vivere secondo il sistema che vige nel mondo: "E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà" (Ro.12:2, I Pi.1:14).
Come genitori siamo inoltre chiamati ad istruire i nostri figli nella volontà di Dio, anche se veniamo considerati delle persone che non sanno rimanere al passo con i tempi, poiché la nostra preoccupazione non è quella di rimanere indietro con la società, ma di seguire Gesù Cristo il Signore in ogni cosa.

(si ringrazia P. Tarantino per il testo dell'articolo)


LA FESTA DELL'EPIFANIA

È una vecchietta un po' malandata, ma molto laboriosa e molto amata dai più piccoli, sebbene il suo aspetto non sia così tranquillizzante. Viaggia a cavallo di una scopa e, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, è al lavoro per portare doni, dolci in particolare, ai bimbi bravi. Per quelli meno bravi, invece, solo carbone. È amata quanto Babbo Natale, ma a differenza dell'anziano signore barbuto, è meno famosa soprattutto fuori dall'Italia. Qui, invece, la conosco tutti come la Befana:“la Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte”, vuole un vecchio adagio.

Il 6 gennaio in Italia si festeggia l'Epifania, una festività tipica di alcune regioni diffusasi, poi, nel resto della Penisola, che reca con sé tradizioni e folclori locali assieme ad un forte valore religioso. L'Epifania è legata, infatti, all'adorazione dei Re Magi 
che giunsero a Betlemme, dodici giorni dopo il Natale, con i doni per Gesù Bambino seguendo la cometa. L'apparizione, però, affonda le sue radici anche in rituali pagani e precristiani. Per questo motivo si tratta di una festività particolarmente complessa che reca con sé il carattere dei luoghi in cui viene festeggiata.

La Befana, in certe tradizioni, rappresenta l'allegoria femminile dell'anno vecchio pronto a sacrificarsi per dare vita a un periodo nuovo e prospero.

Una festività magica intrisa di profondi valori simbolici, quella della Befana durante la quale, in alcune località, si crede che anche gli animali possono parlare e dire finalmente ciò che pensano agli esseri umani. 

L'Epifania chiude così le festività natalizie (si recita in rima infatti che “L'Epifania tutte le feste porta via”) e segna l'inizio del Carnevale.

LA VERA STORIA DELLA BEFANA

La Befana è una vecchia brutta e gobba, con il naso adunco e il mento aguzzo, vestita di stracci e coperta di fuliggine, perchè entra nelle case attraverso la cappa del camino.
Infatti la notte tra il 5 e il 6 gennaio, mentre tutti dormono infila doni e dolcetti nelle calze dei bambini appese al caminetto.
Ai bambini buoni lascia caramelle e dolcetti, a quelli cattivi lascia pezzi di carbone.
La Befana si festeggia nel giorno dell'Epifania, che di solito chiude le vacanze natalizie.
Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania” che significa “apparizione, manifestazione”.
Avvenne nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio che i Re Magi fecero visita a Gesù per offrirgli oro, incenso e mirra.
Anche la Befana apparve nei cieli, a cavallo della sua scopa, ad elargire doni o carbone, a seconda che i bambini siano stati buoni o cattivi.
Una leggenda spiega la coincidenza così:
una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porticina della casa della Befana tre personaggi elegantemente vestiti: erano i Re Magi che, da molto lontano, si erano messi in cammino per rendere omaggio al bambino Gesù.
Le chiesero dov’era la strada per Betlemme e la vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché aveva troppe faccende da sbrigare.
Dopo che i Re Magi se ne furono andati sentì che aveva sbagliato a rifiutare il loro invito e decise di raggiungerli.
Uscì a cercarli ma non riusciva a trovarli.
Così bussò ad ogni porta lasciando un dono ad ogni bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù.
Così, da allora ha continuato per millenni, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio a cavallo della sua scopa…

sabato 31 ottobre 2015

COME LEGGERE L'ETICHETTA DELL'ACQUA

Orientarsi nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio non è certo una passeggiata, non solo per la questione estetica o per la propensione o meno verso le bollicine, ma perché il consumo di un'acqua minerale piuttosto che un'altra può contribuire a mantenere la salute nelle varie fasi del ciclo di vita.
A tal proposito, le etichette poste sui contenitori rappresentano un valido aiuto nella scelta dell'acqua minerale più idonea alle proprie esigenze. L'etichetta identifica infatti, in modo univoco, tutti gli elementi e le caratteristiche di un acqua minerale. 
Non è sempre facile, però, interpretare correttamente le informazioni fornite da questa sorta di "mini banca dati".


Sono infatti 48 i parametri sottoposti ad analisi periodiche e molti di questi vengono riportati sulla confezione. 


Il residuo fisso

Questo dato, riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "residuo fisso a 180°C" , ci dà una stima del loro contenuto in sali minerali.
Più questo valore è elevato e più sali sono disciolti in un litro. Tale dato si ottiene portando l'acqua ad una temperatura di 180°C; ciò che rimane dopo la completa evaporazione, e cioè la parte solida dell'acqua, rappresenta il residuo fisso.
Questo valore si esprime in mg/L e permette di classificare le acque minerali in quattro categorie:
minimamente mineralizzata (residuo fisso non superiore a 50 mg/ L): è un'acqua leggera al palato, dal sapore delicato. La carenza di sali minerali e in particolar modo di sodio, stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per chi soffre di ipertensione e nell'alimentazione dei neonati. E' utile per prevenire la calcolosi renale e rappresenta circa il 9% delle acque minerali italiane in commercio.
oligominerale o leggermente mineralizzata (residuo fisso inferiore a 500 mg/ L): favorisce la diuresi, contiene poco sodio e può quindi essere indicata nei casi di ipertensione. La pubblicità ne esalta le caratteristiche, sottolineando le sue proprietà diuretiche ed il suo basso contenuto in sodio. E' utile per prevenire la calcolosi renale.
mediominerale (anche se per legge non è prevista dizione per questa categoria): (residuo fisso compreso tra 500 e 1000 mg/ L): il discreto contenuto in sali minerali la rende utile nell'alimentazione degli sportivi, specie nel periodo estivo in cui occorre reintegrare i liquidi ed i minerali persi con la sudorazione
ricca di sali minerali: (residuo fisso superiore a 1.000 mg/L): è un'acqua terapeutica, molto ricca di sali. Si acquista in farmacia, ma alcune si trovano anche nei supermercati. Per evitare sintomi da sovradosaggio è bene acquistarla solo sotto consiglio medio. Ha un effetto diuretico inferiore, e può favorire la comparsa di calcoli renali.

TIPO DI ACQUA MINERALE

RESIDUO FISSO

Acque mimimamente mineralizzate
< 50 mg/L
Acque oligominerali
>50 < 500 mg/L
Acque mediominerali
> 500 < 1000 mg/L
Acqua ricche di Sali minerali
> 1000 mg/L

Perchè il contenuto in sali minerali è così importante?

I sali minerali sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo ma se presenti in eccesso possono causare problemi più o meno gravi. Essi intervengono nella regolazione di numerosi processi corporei come l'equilibrio idrosalino e lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti.
I principali minerali presenti nel nostro corpo sono: sodio, potassio, magnesio e calcio. Ognuno di questi elementi, se assunto in dosi insufficienti o eccessive, può essere nocivo.
Alcune acque sono particolarmente ricche di minerali. In questi casi, nell'etichetta, può essere specificata una particolare dicitura per sottolineare le sue caratteristiche:
contenente bicarbonato HCO3 (il tenore di bicarbonato è superiore a 600 mg/L): è indicata nell'ipersecrezione gastrica (acidità di stomaco) e nelle patologie renali. Il bicarbonato la rende particolarmente utile per chi pratica sport, in quanto questa sostanza è in grado di tamponare l'acido lattico (vedi: Bicarbonato e Sport).
  • acqua solfata (il tenore dei solfati è superiore a 200 mg/L): è lievemente lassativa, quindi indicata in caso d'insufficienze digestive, colite spastica e sindrome del colon irritabile. Sconsigliabili durante la crescita e nel periodo postmenopausale, perché possono interferire con l'assorbimento del calcio aumentandone l'escrezione.
  • acqua clorurata (il tenore di cloruro è superiore a 200 mg/L): ha azione equilibratrice dell'intestino, delle vie biliari e del fegato. Ha inoltre azione lassativa e purgativa tipica delle acque salse o salso solfate.
  • acqua calcica Ca++ (il tenore di calcio è superiore a 150 mg/L): agisce a livello dello stomaco e del fegato. E' indicata nella crescita, in gravidanza, in menopausa e nella prevenzione dell'osteoporosi e dell'ipertensione. Le acque minerali calciche sono indicate anche per chi è intollerante al latte e, nonostante i luoghi comuni, non aumentano l'incidenza di calcoli renali.
  • acqua magnesiaca Mg++ (se il tenore di magnesio è superiore a 50 mg/L): svolge prevalentemente un'azione purgativa, ma trova indicazioni anche nella prevenzione dell'arteriosclerosi, poiché favorisce la dilatazione delle arterie. Può essere utile anche nell'alimentazione degli sportivi per prevenire i crampi.
  • acqua fluorata o "contenente fluoro" (il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/L): utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie dentale. È indicata in fase di crescita o per chi è affetto da osteoporosi, ma l'assunzione non dovrebbe avvenire per periodi prolungati (un eccesso di fluoro può risultare nocivo per la salute dei denti e delle ossa).
  • acqua ferruginosa o "contenente ferro" (il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/L): indicata nelle anemie da carenza di ferro. Utile anche per vegetariani e per i soggetti con un fabbisogno elevato di ferro: lattanti, adolescenti, sportivi e donne in gravidanza.
Composizione salina delle acque minerali
Acqua minerale bicarbonata - Tenore di bicarbonato:
> 600 mg/L
Acqua minerale calcica - Tenore di calcio:
> 150 mg/L
Acqua minerale clorurata - Tenore di cloro:
> 200 mg/L
Acqua minerale ferruginosa - Tenore di ferro:
> 1 mg/L
Acqua minerale fluorata - Tenore di fluoro:
> 1 mg/L
Acqua minerale magnesica - Tenore di magnesio:
> 50 mg/L
Acqua minerale sodica - Tenore di sodio:
> 200 mg/L
Acqua minerale solfata - Tenore di solfati
> 200 mg/L
Acqua povera di sodio  - Tenore di sodio
< 20 mg/L
  • acqua acidula (il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/L): facilita la digestione. L'anidride carbonica presente nelle acque gassate aumenta l'acidità dell'acqua. Da sottolineare, però, che le nostre diete sono già sufficientemente ricche di sostanze acide e non è normalmente necessaria alcuna integrazione.
  • acqua sodica (il tenore di sodio è superiore a 200 mg/L): influenza positivamente l'eccitabilità neuro-muscolare ed è pertanto indicata per gli sportivi, soprattutto durante i mesi estivi quando si perdono notevoli quantità di liquidi con la sudorazione (ricordiamo che un calo eccessivo dei valori di sodio nel sangue ha causato la morte di alcuni sportivi). Le acque minerali sodiche sono controindicate per chi soffre di ipertensione.
  • acqua a basso contenuto di sodio (il tenore di sodio è inferiore a 20 mg/L): indicata per le diete povere di sodio e per combattere ipertensione e ritenzione idrica.

CATEGORIA

ACQUA MINERALE

Gravidanza
Acque oligominerali a contenuto di nitrati particolarmente basso o addirittura nullo (non superiore a 10 mg/l per il noto rischio di provocare metaemoglobinemia fetale). Per aumentare l'apporto di sali minerali, considerato l'aumentato fabbisogno della gestante, si consiglia di alternare acque oligominerali ad acque mediominerali, preferendo quelle calciche
Allattamento
I consigli sono simili a quelli dispensati per la gravidanza, con l'accortezza di bere maggiori quantità di acqua per favorire il ripristino della quota di liquidi persa con l'allattamento. Può essere utile l'assunzione di acqua ferrosa alternata ad acqua calcica ed acqua oligominerale (il ferro è l'unico elemento nutritivo carente nel latte materno, comunque compensato dalle scorte che il neonato ha già accumulato al momento della nascita).
Diluizione del latte in polvere per neonati
Acque minimamente mineralizzate, praticamente prive di sali minerali per non alterare la formula nutritiva, attentamente calibrata, dell'alimento. Ancora una volta, si consiglia attenzione nella quantità di nitrati nell'acqua minerale, che dev'essere nulla o estremamente bassa
Dimagrimento
Oligominerale, per depurare l'organismo favorendo l'eliminazione di tossine
Calcolosi renale
Oligominerale o minimamente mineralizzata, per stimolare la diuresi e prevenire la formazione di calcoli o facilitarne l'eliminazione (colpo d'acqua)
Gotta ed iperuricemia
Oligominerale o minimamente mineralizzata a basso contenuto di sodio (2/3 litri al giorno) → emodiluizione dell'acido urico → stimolo sulla diuresi → aumentata escrezione urinaria di acido urico
Sport
Mediominerale, con un buon patrimonio di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato. Assumere acque oligominerali per poi andare ad integrare gli stessi oligoelementi con integratori idrosalini è come comprare un vestito senza tasche per poi farsele aggiungere da un sarto: si buttano via soldi!
Ipertensione
Oligominerale a basso contenuto di sodio, associata ad una dieta altrettanto povera di sodio, utile negli stadi iniziali e come prevenzione nei soggetti predisposti
Osteoporosi
Acqua mineralizzata ricca di "calcio biodisponibile" (controllare la presenza di questa dicitura nell'etichetta)
Acidità gastrica
Acqua minerale di tipo bicarbonato calcico
Anemia
Acqua minerale di tipo ferrugginoso
Carie
Acqua minerale fluorata
Ipercolesteloremia
Acque salso-solfate (aumentano l'escrezione degli acidi biliari con le feci)
Stipsi
Acqua solfata

E' importante sottolineare che le virtù terapeutiche delle acque minerali sono molto blande e valide solo per particolari categorie.
Queste proprietà non devono in alcun modo indurre il consumatore a pensare di guarire o prevenire alcune patologie importanti SEMPLICEMENTE bevendo ogni giorno uno o due litri di "acqua magica". Casomai l'acqua può diventare un valido supporto se abbinata ad un'alimentazione corretta e ad abitudini di vita sane.
E' una regola di comportamento saggia, consultare il parere di un medico prima di acquistare un'acqua con caratteristiche particolari.

Il Ph

Questo dato, riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "pH alla temperatura dell'acqua di sorgente", ci dà una stima della loro acidità.
Il pH è una scala che va da 0 (massima acidità) a 14 (massima basicità); il punto intermedio, 7, definisce la condizione di neutralità ed è dato dall'acqua distillata ad una temperatura di 25°C.
Il pH delle acque minerali naturali è generalmente compreso tra 6,5 e 8,0.
Maggiore è il contenuto in anidride carbonica e solfati e minore sarà il pH (maggiore acidità).


Conducibilità elettrica

Questo dato è riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "conducibilità elettrica specifica a 20°C".
Tale valore aumenta all'aumentare delle sostanze minerali disciolte. Pertanto, maggiore sarà la conducibilità elettrica e maggiore sarà il contenuto minerale.
E' facile verificare la proporzionalità tra residuo fisso e conducibilità poiché entrambi i dati dipendono dal contenuto minerale.
La maggior parte delle acque minerali commercializzate presenta conducibilità elettrica compresa fra 100 e 700 µS/cm.

Durezza

La durezza di un'acqua minerale si esprime in gradi francesi (°F) e ci dà una stima della presenza di calcio e magnesio. Più questo valore è alto e più l'acqua è considerata calcarea. Essa si forma infatti da sottosuoli calcarei e marnosi.
Non esiste un valore limite per la durezza delle acque minerali.

Nitrati

il contenuto in nitrati è un parametro molto importante da considerare, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione di neonati e bambini.
I nitrati sono sostanze presenti normalmente in concentrazioni minime e non pericolose.
Tuttavia il massiccio impiego di fertilizzanti in agricoltura, può causare la penetrazione nel terreno di questi ed altri composti azotati, con conseguente inquinamento delle falde acquifere.
Se assunti in eccesso i nitrati possono seriamente ostacolare il trasporto di ossigeno nel sangue, con conseguenze pericolose soprattutto per i neonati.
Per questo motivo nelle acque minerali sono previsti due differenti limiti di dosaggio:
  • 45 mg/L nelle ordinarie acque minerali
  • 10 mg/L in quelle destinate all'infanzia.
In ogni caso per i bambini, si raccomanda di non superare il valore di 25 mg di nitrati per litro.
I nitrati hanno inoltre la possibilità di combinarsi con le proteine formando nitrosamine, sostanze ritenute cancerogene per il nostro organismo.




Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ETICHETTA-ACQUA-MINERALE.htm

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ETICHETTA-ACQUA-MINERALE.htm

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/ETICHETTA-ACQUA-MINERALE.htm

venerdì 23 ottobre 2015

MARCHESE DE SADE

Il conte Donatien-Alphonse-François de Sade è stato uno scrittore, filosofo,poeta drammaturgo,
saggista,aristocratico,criminale e politico rivoluzionario francese.
Autore di tutta una serie di classici della letteratura erotica, ma anche di drammi teatrali, testi vari e saggi filosofici, molti dei quali scritti mentre si trovava in prigione,la sua opera ed il suo pensiero lo hanno fatto considerare un esponente dell'ala estremista del libertinismo, nonché dell'illuminismo più radicale e materialista.
Il suo nome è all'origine del termine sadismo, atteggiamento che emerge dai suoi romanzi, incentrati sulla descrizione di comportamenti sessuali trasgressivi e perversi, quelli che saranno chiamati sadomasochismo, oltre che su scene di esplicita violenza e sui temi filosofici della ricerca del piacere, consistente nel soddisfare gli istinti naturali (in Sade spesso derivanti dall'esercitare la crudeltà a fini sessuali), dell'ateismo e del rifiuto verso ogni forma di autorità costituita.
Durante la sua vita Sade venne accusato (con l'assenso della sua famiglia) di vari reati, come pratiche di violenza sessuale, sodomia, tentativi di avvelenamento e condotta immorale (legati alle vicende dette "affare di Arcueil" o caso di Rose Keller, e "affare di Marsiglia"), ma venne riconosciuto colpevole solo di "libertinaggio" (cioè condotta sessuale illegale) e produzione di Materiale pornografico. Fu perseguito prima dal regime monarchico, poi, in quanto nobile, dalla Rivoluzione Francese (a cui aveva aderito) e infine anche dal governo napoleonico.
Passò molti anni della sua vita, a causa di una lettre de cachet e di varie disposizioni successive, prima in carcere - tra cui alla Bastiglia per qualche anno - ed infine all'"albergo dei pazzi", dove scrisse molte delle sue opere più celebri. Per molto tempo ritenuto un autore immorale o di scarso valore, e quindi dimenticato, è stato rivalutato e riscoperto solo nel XX secolo a opera del surrealismo, della psicoanalisi e dell'esistenzialismo.