Capita, alcune volte, di avere dei momenti no, quelle classiche giornate in cui tutto sembra ritorcersi contro.
Cosa fare, dunque, per ritrovare il buon umore?
1) Per prima cosa, munitevi di carta e penna e provate ad elencare tutti gli aspetti positivi della vostra vita, quelli che la rendono appagante e che rappresentano il vostro motivo di orgoglio. Prendete tutto con positività, improntando il vostro presente e il vostro futuro all’insegna dell’ottimismo, senza mai smettere di sognare.
2) Ricordatevi che basta una risata tra amici o un abbraccio sincero, per risollevare il morale. Questi gesti hanno valore terapeutico: l’abbraccio, in particolare, rilascia nell’organismo ormoni come l’ossitocina, che terrà lontani da voi tristezza e sentimenti negativi.
3) Cercate di purificare l’energia circostante, dedicando del tempo alla vostra bellezza, rilassandovi con una doccia o semplicemente sgranchendovi le gambe, andando ad aprire la finestra per rigenerare l’aria della stanza in cui lavorate o studiate o facendo pulizie.
4) Anche l’idratazione è fondamentale per la vostra salute mentale, oltre che fisica: non scordate mai di bere tanta acqua al giorno, dato che a volte, prese da mille impegni, ci dimentichiamo quanto sia importante farlo!Mangiate molta frutta e verdura, ricchi di oligoelementi, per combattere i cali di energia e il cattivo umore.
5) Imparate a dire di no. Spesso tendiamo a dire di si per cercare l’approvazione altrui, ma alla lunga questo comportamento provoca l’insorgenza di sentimenti di frustrazione, rabbia, tristezza. Dobbiamo iniziare a chiederci cosa realmente desideriamo, trovando così il modo di comunicare agli altri ciò che realmente sentiamo dentro.
6) Praticate lo yoga, che alleggerisce la tensione e l’ansia, riduce il nervosismo e rafforza l’armonia psico-fisica. La chiave del buon umore si concentra all’altezza delle ascelle, per cui gli esercizi mirati a risollevare il morale prevedono movimenti di estensione ed apertura, nella parte in cui il braccio si stacca dal torace, in antitesi alla posizione assunta da chi è stanco o depresso.
7) Cercate di stare quotidianamente a contatto con l’aria aperta, magari facendo una passeggiata per tornare a casa dopo una faticosa giornata lavorativa , concedetevi una rilassante pedalata in bici a diretto contatto con la natura o una corsetta in un parco. Oltre a mantenere la linea ed il cuore in forma, vi sentirete da subito molto meglio!
8) Fate una buona azione: siate generose con chi vi vuol bene, dato che un piccolo gesto vi farà sentire meglio e rallegrerà la giornata di una persona a voi cara: una breve telefonata, un dolce preparato per il partner con le vostre manine, una piccola sorpresa… insomma, è il pensiero quel che conta!
9) Ascoltate le vostre canzoni preferite: la musica calma la mente e risolleva lo spirito, facendovi sentire come rinate!
giovedì 9 aprile 2015
SEROTONINA
La serotonina, una sostanza naturale essenziale, è uno dei più potenti modulatori corporei di umore, appetito, sonno e percezione della sofferenza ed ha un potente effetto sul cervello: fluttuazioni della sua disponibilità possono causare depressione, ansia, frenesia alimentare, insonnia, mal di testa e altri problemi comuni della vita di tutti i giorni. La serotonina viene prodotta nel cervello e nel sistema nervoso degli esseri umani e degli animali grazie all’assunzione delle sostanze nutritive presenti nel cibo che consumiamo. Milioni di persone prendono antidepressivi ogni giorno per compensare il loro basso livello di serotonina, senza sapere che basterebbe apportare i giusti cambiamenti alla dieta e allo stile di vita per modificare radicalmente il loro umore: dieta ed esercizi, un nuovo modo di alimentarsi e riposarsi; esposizione alla luce del sole, praticare attività fisica. Un programma che permette di aumentare il livello di serotonina in modo naturale, apportando benefici alla salute e al benessere.
La serotonina – nota anche come “ormone del buonumore”, 5-idrossitriptamina o 5-HT – è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall’amminoacido essenziale triptofano. La serotonina è coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche, molte delle quali ancora da chiarire; infatti, come tutti i mediatori chimici, agisce interagendo con vari e specifici recettori, espletando un effetto diverso in base alla regione corporea considerata. Possiamo quindi paragonare la serotonina ad una chiave, che per esercitare la propria azione ha bisogno di interagire con specifiche serrature, rappresentate dai suoi recettori; l’interazione tra chiave e serrature consente l’apertura di porte che presiedono al controllo dell’attività cerebrale e dell’intero organismo.
Come precursore della melatonina, la serotonina regola i ritmi circadiani, sincronizzando il ciclo sonno-veglia con le fluttuazioni endocrine quotidiane. Nel sistema cardiovascolare, la serotonina agisce sulla contrazione delle arterie, contribuendo al controllo della pressione sanguigna; stimola inoltre la contrazione della muscolatura liscia dei bronchi, della vescica e dei grossi vasi intracranici (una massiccia vasocostrizione delle arterie cerebrali sembra innescare l’attacco emicranico al pari di un’eccessiva vasodilatazione). La serotonina è presente anche nelle piastrine, di cui stimola l’aggregazione esercitando un’attività vasocostrittrice e trombogena in risposta alla lesione dell’endotelio vasale (ad esempio in risposta ad un trauma).
La serotonina interviene nel controllo dell’appetito e del comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di sazietà , una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione, in genere, della quantità di cibo ingerita. Non a caso, molte persone che avvertono un calo dell’umore (ad esempio una depressione pre-mestruale) avvertono un bisogno importante di dolci (ricchi di carboidrati semplici) e cioccolato (contiene e favorisce la produzione di serotonina, perché ricco di zuccheri semplici, oltre che di sostanze psicoattive). Non a caso, dunque, alcuni farmaci anoressizzanti utili nel trattamento dell’obesità, come la fenfluramina, agiscono aumentando il segnale della serotonina.
L’ingestione di molti carboidrati stimola la secrezione di insulina, un ormone che facilita l’ingresso dei nutrienti nelle cellule, compresi gli amminoacidi ad eccezione del triptofano. Di conseguenza, dopo la massiccia secrezione insulinica in risposta all’iperglicemia, i livelli relativi di triptofano nel sangue aumentano (perché calano quelli degli altri aminoacidi). L’aumento relativo del triptofano agevola il suo passaggio nel sistema nervoso centrale, dove incrementa la produzione di serotonina; ciò scatena un classico meccanismo feed-back negativo che diminuisce il desiderio di assumere carboidrati. Con un meccanismo analogo, i livelli di serotonina aumentano anche durante uno sforzo fisico (il che spiega in parte gli effetti antidepressivi dell’attività motoria); l’eccessivo aumento di questa sostanza durante uno sforzo strenuo e prolungato è coinvolta nella percezione della fatica.
Il sistema serotinonergico è coinvolto anche nel controllo del comportamento sessuale e delle relazioni sociali (bassi livelli di serotonina sembrano collegati ad ipersessualità e comportamenti aggressivi antisociali). Non a caso alcune droghe che aumentano il rilascio di serotonina e/o l’attività dei suoi recettori, come l’ecstasy, inducono euforia,senso di aumentata socialità ed autostima. Oltre che sul comportamento sessuale, la serotonina ha effetti inibitori sulla sensibilità al dolore, sull’appetito e sulla temperatura corporea.
A livello del sistema nervoso centrale, la serotonina presente in difetto è infatti causa di cali patologici dell’umore; una mancanza di serotonina può quindi causare depressioni, ma anche stati di ansietà ed aggressività. Molti antidepressivi (come il prozac) agiscono bloccando il riassorbimento di serotonina, quindi ripristinando e potenziando il suo segnale, che nelle persone depresse è particolarmente scarso; la stessa azione è ricoperta dall’iperico (o Erba di San Giovanni). Alcuni di questi farmaci aumentano contemporaneamente il segnale della serotonina e quello della noradrenalina (effetto serotoninergico e noradrenergico, tipico della duloxetina e della venlafaxina). Anche alcuni farmaci con proprietà antiemicraniche aumentano il segnale della serotonina (sono agonisti dei recettori serotinonergici, come il sumatriptan), mentre altri medicinali assunti con le medesime finalità hanno un effetto opposto (pizotifene e metisergide)
La serotonina regola la motilità e le secrezioni intestinali, dov’è cospicua la presenza di cellule enterocromaffini contenenti serotonina; determina diarrea se presente in eccesso e stitichezza se presente in difetto. Quest’azione, in particolare, è sensibile all’interrelazione tra il “sistema nervoso enterico” ed il cervello (Sistema Nervoso Centrale – SNC) e spiega come mai importanti stress psicofisici abbiano molto spesso ripercussioni sulla motilità intestinale. Un eccesso di serotonina provoca nauseaevomito e non a caso questo è uno dei principali effetti collaterali di vari farmaci antidepressivi, come il prozac (la nausea insorge nella prima settimana di terapia per poi regredire); l’ondansetron, farmaco che si comporta come un antagonista dei recettori della serotonina, è invece un potente antiemetico (impedisce il riflesso del vomito, particolarmente forte durante cicli di chemioterapia).
E’ possibile aumentare la serotonina nel cervello, anche senza usare i farmaci.
Un modo è il cibo. Ad esempio il cioccolato fondente (anche per non ingrassare) produce un enzima similare alla serotonina. Mangiare cioccolato produce un senso di benessere.
Un modo è il cibo. Ad esempio il cioccolato fondente (anche per non ingrassare) produce un enzima similare alla serotonina. Mangiare cioccolato produce un senso di benessere.
L’erba di San Giovanni o chiamato Iperico produce un senso di benessere leggero, e viene usato in casi di depressioni leggere. Il mosto di san Giovanni è stato usato per secoli nei casi di nevralgia o di malattie mentali, e, come sedativo, nei casi di punture di insetti o di malaria. Anche Ippocrate lo cita come medicina. Nuovi studi hanno mostrato la sua efficacia nel trattare depressioni leggere. Uno studio del 1996 nota che “gli estratti di hipericum sono molto migliori del placebo danno effetti simili agli antidepressivi classici”. Il mosto di San Giovanni si trova normalmente sul mercato e si consiglia come dosaggio 300 mg tre volte al dì.
Prima di andare a dormire usare il latte caldoe miele, nel latte caldo ci sono sostanze che aiutano a produrre la serotonina
In erboristeria possiamo provare anche luppolo e genziana.
Cercare di gestire lo stress per quanto possibile, non farsi avvolgere troppo dal senso di responsabilità tipo vita o morte, come la fabbrica dei soldi ci fa credere.
Una vita sana, senza fumo, alcol, troppi grassi, quindi una corretta alimentazione senza abbondare in un certo tipo di cibi, giusto riposo, giusta attività fisica.
Alcuni sostengono che la pasta contenga sostanze che danno benefici all’umore.
Mangiare molti vegetali aiuta la produzione di serotonina, per via dell’aminoacido triptofano che viene aumentato nel suo assorbimento.
L’insalata contiene triptofano, e mangiarne tanta fa sicuramente bene.
Tra gli alimenti che contengono triptofano ricordiamo in ordine di quantità: uova e formaggi freschi; carne bianca; legumi secchi; semi oleosi e frutta in guscio; pesce di mare; cereali integrali o semintegrali; alcuni vegetali (indivia, spinaci, patata, cavoli, asparagi, funghi, bietola, lattuga); tra la frutta banana e ananas.
La Rodiola è in grado di aumentare del 30% circa i livelli di serotonina nel Sistema Nervoso Centrale, sostanza in grado di svolgere azione sedativa-antiansia.
La Rhodiola tibetana migliora la resistenza fisica e le capacità mentali, compreso l’aumento di memoria.
La pappa reale è quindi un eccellente ricostituente, destressante sul sistema nervoso, riequilibra la pressione arteriosa, rafforza il tono del muscolo cardiaco, antibiotico naturale, accelera il metabolismo, stimola appetito e digestione, ha effetti antidepressivi, accelera la guarigione dalle malattie, agisce sulle tensioni pre-mestruali, contro l’insonnia, da impulso all’attività fisica e intellettuale, etc.
Un ultimo consiglio: la secrezione di serotonina non è legata solo al cibo, ma anche all’attività fisica, alla luce solare e perfino all’innamoramento. Avere una persona che ci vuole bene vicino fa sicuramente stare meglio tutto il corpo e la mente.
Per chi ha problemi di motibilità intestinale dovuti a stress e ansia, è quello di mangiare molta crusca, che è in grado di stimolare la peristalsi intestinale.
Il triptofano è il precursore della serotonina, che si trasforma in presenza di vitamine del gruppo B. E’ molto importante, quindi, privilegiare alimenti ricchi di vitamina B, tra cui pesce, cereali, agrumi, lattuga, broccoli, spinaci, avocado e prugne. Non dimenticare il miele, ricchissimo di vitamina B, e quindi ideale per far riportare il sorriso nella nostra giornata.
Per la vitamina B3 bisogna scegliere latte, orzo, legumi e pomodori; per la B6 optare per pesce, carote e patate. Mantenendo un’alimentazione a base di alimenti ricchi di vitamine del gruppo B si dovrebbe riuscire ad assicurare all’organismo un livello di serotonina tale da resistere ai disturbi dovuti agli sbalzi di temperatura e agli eventi imprevisti.
Basta un semplice dolcetto, come la mousse di castagne oppure una banana o una fetta di ananas, per stimolare direttamente la produzione di serotonina, che può essere convertita dall’ organismo in melatonina, importantissima nella regolazione del ciclo sonno- veglia.
Sette pistacchi al giorno e dormi bene, ricchi di tritofano, i pistacchi sono utili per rasserenare l’ umore e ridurre l’ ansia, purchè consumati al naturale, senza sale aggiunto o le castagne.
Sette pistacchi al giorno e dormi bene, ricchi di tritofano, i pistacchi sono utili per rasserenare l’ umore e ridurre l’ ansia, purchè consumati al naturale, senza sale aggiunto o le castagne.
La pera, grazie all’ apporto di fruttosio e di glucosio, può costituire una valida riserva di energia per il nostro corpo, da sfruttare in maniera particolare contro la spossatezza tipica dall’ autunno.
E’ stato dimostrato che piccole dosi di 5-htp migliorano l’umore, riducono l’ansia, rendono più stabile il sonno e aiutano a curare le forme moderate di depressione. Questo elemento si trova nel formaggio e nei gallinacei.
E infine il litio è conosciuto come cura delle depressioni bipolari, ma è molto valido, come minerale, per permettere al corpo di aumentare le funzioni cerebrali. e’ oggi indicato anche come elemento di prevenzioni dell’Alzheimer, ed ha dimostrato di essere capace di bloccare molti dei canali che causano la demenza. E’ un prodotto molto economico e non ha particolari controindicazioni, anche se è consigliabile prendere alcuni grassi acidi per eliminare qualsiasi effetto tossico. La dose consigliata è di 10-20 milligrammi al giorno.
Fonte: www.faidateconsigli.it
lunedì 6 aprile 2015
CORPO UMANO
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L'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci |
Il corpo umano è l'intera struttura fisica dell'organismo umano. Il corpo umano consiste in una testa, un collo, un torso, due arti superiori e due arti inferiori. L'altezza media di un umano adulto è di circa 1,77 metri. La taglia è significativamente determinata dal sesso. La tipologia (grasso, magro, alto, minuto ecc.) e la composizione del corpo sono influenzate da fattori post-nascita come la dieta e l'esercizio fisico, ma rimangono legati al patrimonio genetico dell'individuo.
Prima che l'essere umano raggiunga l'età adulta, il corpo consiste in 100.000 miliardi di cellule. Ognuna è parte di un sistema o un apparato di organi il cui scopo è consentire le funzioni vitali essenziali. I sistemi di organi del corpo umano includono: il sistema circolatorio, sistema immunitario, apparato respiratorio, apparato digerente, sistema urinario, sistema muscolare, apparato scheletrico, sistema nervoso, sistema circolatorio linfatico, sistema endocrino e l'apparato riproduttore maschile e femminile.
Spesso, con "corpo" ci si riferisce sia al corpo umano quando è ancora in vita sia, per estensione del termine, quando è morto, ovvero quando si parla di cadavere.
La fisiologia studia il funzionamento del corpo umano. L'anatomia umana studia le strutture e i sistemi del corpo umano. L'ecologia si concentra sull'ecosistema e su interazioni fra l'essere umano e l'ambiente.
Il corpo umano è costituito mediamente, tralasciando altri sistemi, da 206 ossa e circa 650 muscoli.
Le scienze sociali si concentrano sugli aspetti sociali del corpo umano. Gli umani, coscientemente o incoscientemente, mandano e ricevono segnali non verbali tutto il tempo. Il linguaggio del corpo è parte della comunicazione non verbale.
Il corpo umano è anche un importante tema per il disegno, la pittura e la fotografia. Leonardo da Vinci è stato un grande studioso del corpo e una sua più importante opera è l'Uomo vitruviano che è anche stampato sulla moneta da un euro italiana.
venerdì 3 aprile 2015
IL CARCIOFO
Tutti i benefici del carciofo
Grazie alle loro proprietà contribuiscono al benessere del nostro organismo
I carciofi sono un alimento meraviglioso e grazie alle loro proprietà contribuiscono al benessere del nostro organismo, in quanto sono costituiti principalmente da fibre e acqua, due sostanze che stimolano il buon funzionamento dell’intestino. Inoltre i carciofi contengono sali minerali, come sodio, potassio, fosforo e calcio, e vitamina C, B e K, quest’ultima è considerata utile per prevenire l’osteoporosi. Questo alimento contiene anche ferro e rame, elementi che il nostro corpo utilizza per produrre le cellule del sangue, e fa bene alla vista, perché contiene betacarotene e luteina. Sono inoltre una verdura ideala per purificare il fegato e per garantire il benessere generale del nostro corpo.Leggiamo su Greenme.it:
“Tra i componenti che rendono interessanti i carciofi dal punto di vista curativo vi sono i flavonoidi, tra i quali spicca la rutina, derivati dell’acido caffeico e metaboliti secondari che permettono l’attività farmacologica degli estratti di carciofo. Tra di essi troviamo la cinarina, considerata utile in caso di disturbi del fegato. I derivati dell’acido caffeico garantiscono effetti antiossidanti ed epatoprotettivi.
Cinanina è il nome di un composto presente nei carciofi, in grado di renderli un alimento che può contribuire all’inibizione dell’ossidazione del colesterolo LDL e la biosintesi del colesterolo stesso. Possiede inoltre spiccate proprietà depurative e contribuisce all’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo.
Un carciofo può contenere fino ad un quarto delle fibre vegetali richieste da parte del nostro organismo giornalmente. I carciofi contribuiscono a migliorare la digestione, rappresentano un diuretico naturale e migliorano la produzione dei succhi digestivi. Gli effetti positivi delle foglie di carciofo sul fegato e sulla riduzione del colesterolo sono stati studiati dal punto di vista scientifico, con buoni risultati. Oltre ad alleggerire il lavoro del fegato, i carciofi risultano benefici per i reni e per la cistifellea, che si troveranno a dover affrontare un minor carico di tossine“.
E il carciofo rappresenta anche una sorta di “farmaco naturale”:
“La medicina naturale e la fitoterapia utilizzano il carciofo soprattutto in caso di disturbi della cistifellea a e del fegato, oltre che in caso di sindrome del colon irritabile. I suoi estratti possono risultare utili in caso di nausea, vomito ed intossicazioni alimentari, per via delle proprietà depurative tipiche del carciofo. Le foglie di carciofo vengono impiegate per ricavare estratti fitoterapici utili nel trattamento di indigestione e dispepsia, oltre che per stimolare la produzione della bile. Gli estratti di foglie di carciofo permettono di mantenere un equilibrio dei nutrienti essenziali al nostro organismo, oltre a migliorare la salute di unghie e capelli, rendendoli più forti e splendenti“.
giovedì 2 aprile 2015
FRITTATA CON ASPARAGI E RICOTTA
Ingredienti: 4 uova, 200 grammi di ricotta, 500 grammi di asparagi, 30 grammi di formaggio grattugiato, qualche cucchiaio di latte, sale, olio evo.
Preparazione: Pulite gli asparagi, eliminando circa 1/3 alla base. Lavateli e fateli cuocere in acqua leggermente salata per circa 10-15 minuti. In una ciotola sbattete le uova con un pizzico di sale ed il formaggio grattugiato. Quando saranno gonfie e spumose aggiungete la ricotta e gli asparagi tagliati a pezzi. Aggiungete qualche cucchiaio di latte per rendere il composto più leggero. In una larga padella antiaderente versate qualche cucchiaio di olio evo e lasciatelo riscaldare. Versate il composto di uova nella padella, distribuitelo uniformemente sul fondo e coprite la padella con un coperchio. Lasciate cuocere pochi minuti a fuoco basso, giusto il tempo che la frittata cuocia al di sotto. Più la fiamma è bassa, più alta verrà la frittata e cuocerla coperta aiuterà anche lo strato superiore a solidificare, così da poterla girare comodamente. A questo punto dovete girare la frittata aiutandovi con un coperchio o con un largo piatto. Rimettetela nella padella con un filo d’olio e lasciatela cuocere anche dall’altro lato. Quando sarà cotta, lasciate scivolare la Frittata con asparagi e ricotta su un piatto da portata.
Preparazione: Pulite gli asparagi, eliminando circa 1/3 alla base. Lavateli e fateli cuocere in acqua leggermente salata per circa 10-15 minuti. In una ciotola sbattete le uova con un pizzico di sale ed il formaggio grattugiato. Quando saranno gonfie e spumose aggiungete la ricotta e gli asparagi tagliati a pezzi. Aggiungete qualche cucchiaio di latte per rendere il composto più leggero. In una larga padella antiaderente versate qualche cucchiaio di olio evo e lasciatelo riscaldare. Versate il composto di uova nella padella, distribuitelo uniformemente sul fondo e coprite la padella con un coperchio. Lasciate cuocere pochi minuti a fuoco basso, giusto il tempo che la frittata cuocia al di sotto. Più la fiamma è bassa, più alta verrà la frittata e cuocerla coperta aiuterà anche lo strato superiore a solidificare, così da poterla girare comodamente. A questo punto dovete girare la frittata aiutandovi con un coperchio o con un largo piatto. Rimettetela nella padella con un filo d’olio e lasciatela cuocere anche dall’altro lato. Quando sarà cotta, lasciate scivolare la Frittata con asparagi e ricotta su un piatto da portata.
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FRITTATA DI ASPARAGI SELVATICI
Il risultato si ottiene soltanto usando asparagi selvatici raccolti in campagna o in collina, o comprarli da gente che fà questo tipo di raccolta (no asparagi da verdurai o supermarket)
Soffriggere un pò di cipollertta fresca in una padella con olio extra vergine di oliva (Siciliano mi raccomando)sale e pepe a piacere,quando è un pò dorata aggiugere gli asparagi coprire con un coperchio e fare cuocere a fuoco moderato, quando sono cotti aggiungere uova di gallina siciliana e un pò di formaggio grattuggiato, servire ben caldi.
Soffriggere un pò di cipollertta fresca in una padella con olio extra vergine di oliva (Siciliano mi raccomando)sale e pepe a piacere,quando è un pò dorata aggiugere gli asparagi coprire con un coperchio e fare cuocere a fuoco moderato, quando sono cotti aggiungere uova di gallina siciliana e un pò di formaggio grattuggiato, servire ben caldi.
Liborio Castrogiovanni
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