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Riunione del Félibrige nel 1854: Frederic Mistral,Joseph Roumanille,
Theodore Aubanel, Jean Brunet,Paul Giera,
Anselme Mathieu, Alphonse Tavan
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nel 1854 a opera di un gruppo di sette
poeti
(Mistral, Aubanel, Roumanille, Brunet, Mathieu, Tavan e Giera)
che si proponevano di riportare all'antico splendore trovadorico la
lingua e la poesia occitanica. Preparato nel Settecento e nel primo
Ottocento dall'attività poetica, linguistica e storiografica di scrittori
come Millot, Jean-Baptiste Favre, Fabre d'Olivet, dalla fondazione
di scuole poetiche nelle principali città del Sud e dai congressi di
Arles e di Aix (1852 e 1853), il felibrismo si estese a tutta la
Francia meridionale e alla Catalogna. La denominazione di
“felibri” che si attribuirono i fondatori fu ricavata da un canto
popolare in cui si evoca Gesù emé li sèt félibre de la loi(tra i sette
dottori della legge).
La scuola si propose l'unificazione, in parte realizzata,
dell'ortografia e della lingua e la sua diffusione attraverso la
pubblicazione dell'Armana prouvençau. Ma è soprattutto l'opera
poetica di Mistral che diede vitalità al felibrismo. Nonostante si
verificassero in seguito divisioni tra correnti contrastanti, il
felibrismo continuò a esercitare la sua influenza sulla letteratura
occitanica.
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